Come funzionano i codici di sicurezza su WhatsApp?

Con circa due miliardi di utenti totali, WhatsApp è l’applicazione per smartphone più utilizzata in assoluto. Intuitiva ed immediata, anche chi ha un rapporto travagliato con la tecnologia non riesce a resistere al suo richiamo. Giovani e meno giovani vi spendono ore ed ore ogni giorno, emettendo milioni di messaggi al secondo. Quest’oggi, attraverso la nostra guida di TechZoom.it, faremo un giro all’interno di questo programma, toccando in particolare la questione sicurezza. Codici WhatsApp è la parola d’ordine odierna, che ci conduce al discorso sicurezza. Pronto? Partiamo!

WhatsApp – Un po’ di storia e numeri

Inizialmente sviluppato nel 2009, il software fu un’idea di Jan Koum Brian Acton, che al tempo erano reduci da un’esperienza in Yahoo!

Dopo un iniziale periodo di difficoltà, la tenacia dei due sviluppatori ha avuto la meglio e, entro il 2014, WhatsApp ha raggiunto dei livelli di popolarità assurdi. Lo testimonia il suo passaggio nelle mani di Facebook. Il facoltoso Mark Zuckerberg sborsò quasi 20 miliardi per comprare i diritti di WA dai suoi originari possessori. Al tempo, WhatsApp contava circa 400 milioni di utenti attivi; nel tempo, la cifra si è praticamente quintuplicata. Numeri pazzeschi per quello che è diventato una vera e propria colonna portante della nostra società odierna. Che ci piaccia o meno, il programma è ormai un ente leggendario, che lascerà una traccia indelebile all’interno della storia dell’umanità.

Sapevi che WhatsApp è presente anche su computer? Si chiama WhatsApp Web ed è la versione desktop della celebre applicazione per telefoni e tablet. Il funzionamento di WA, ad ogni modo, è sempre legato ad una SIM card. Pertanto, WhatsApp Web permette soltanto di proiettare quanto si visualizza sullo schermo piccolo…su uno più grande.

I due dispositivi (smartphone e PC) vanno abbinati almeno una volta ed ogni volta che si vuole fare accesso a WAW, c’è bisogno che la controparte telefono sia anch’essa connessa ad una rete internet. E’ una funzionalità molto comoda per chi sfrutta il software in situazioni di lavoro e vuole evitare di tenere due dispositivi sotto controllo contemporaneamente.

Cosa posso fare con WhatsApp?

Oltre che l’invio di messaggi di testo, WA abilita ad inoltrare ai destinatari anche divertenti emoticon. Dal bacio alla risata, dalla faccina piangente a quella assonnata, non ci sono espressioni che gli smiley non possano riprodurre.

Non solo emoticon, perché recentemente sono stati aggiunti anche sticker GIF. Va da sé che sono ancora presenti le funzioni per l’invio di un messaggio vocale, nonché quelle per inoltrare documenti, fotografie, contatti e video.

Le conversazioni in WhatsApp possono essere singole (quindi tra due persone) oppure di gruppo. Creando una chat “multipla”, fino a 150 individui possono entrare in contatto nello stesso ambiente.

Codici WhatsApp – Come funzionano?

Veniamo al nocciolo della questione: i codici WhatsApp. Come recita il sito ufficiale, ognuna delle nostre chat ha una propria combinazione di sicurezza. Questa serve a verificare che chiamate e messaggi inviati in una chat siano crittografati end-to-end. Il codice di una chat si trova nella schermata di info contatto, come codice QR o codice di 60 cifre. Questi sono unici per ogni chat e possono venir confrontati fra le persone che partecipano alle chat per verificare che i messaggi inviati siano, appunto, crittografati. I codici sono soltanto delle visualizzazioni della chiave unica condivisa fra i due utenti impegnati nella conversazione. Le vere e proprie chiavi sono tenute segrete nella totalità delle situazioni.

In alcuni casi, i codici di sicurezza possono variare. Ciò avviene quando uno dei due utenti reinstalla WhatsApp o cambia telefono. In questo caso, l’applicazione fornisce un ottimo servizio di notifica, così attivabile:

  • Apri le Impostazioni di WhatsApp
  • Vai su Account ed in seguito su Sicurezza
  • Abilita le notifiche di sicurezza toccando Mostra notifiche di sicurezza

Va specificato che chiamate e messaggi sono crittografati a prescindere dall’attivazione di questo interruttore.